Il Progetto Lefes (acronimo
di Leghorn frail elderly study) è stato un progetto medico ideato nel 2001 dal geriatra Giampaolo
Zucchelli e realizzato insieme ad altre 100 persone, in prevalenza medici.
==Descrizione e obiettivi==
L’Ordine dei medici chirurghi e
degli odontoiatri della Provincia di Livorno commissionò a Giampaolo
Zucchelli e al dott. Giovanni Silvi, uno studio per far conoscere lo stato di
fragilità in cui versava la popolazione anziana della città di Livorno.
I due medici realizzarono e
pubblicarono un volume dal titolo “Gli anziani fragili”, in cui approfondivano
le tematiche dell’invecchiamento della popolazione, la fragilità degli
anziani, i costi sociali e sanitari da affrontare, i presidi da adottare, e
le forme di comunicazione da attuare nei confronti di tali pazienti.
Il Progetto Lefes, altresì
definito Studio livornese sulla fragilità degli anziani, occupa le ultime
quaranta pagine del volume, come appendice.
L’obiettivo di questo studio era quello di determinare la
percentuale degli anziani fragili nel territorio livornese, di individuare gli
anziani fragili nelle varie fasce d’età, e di stabilire se vi fosse la
possibilità di creare in ogni comune livornese un osservatorio adibito alla
rilevazione dei loro bisogni.
Si trattava quindi di una ricerca di non
facile esecuzione, dal momento che serviva un campione significativo di
pazienti a cui riferirsi, nonché la competenza di un numero elevato di medici
in grado di riconoscere la sindrome di fragilità
degli anziani.
Per ovviare al primo inconveniente,
Zucchelli e Silvi indirizzarono subito
la loro attenzione verso i medici residenti nei comuni di Livorno, Collesalvetti e Rosignano Marittimo. In questo
modo ebbero l’opportunità di elevare il campione di pazienti analizzati.
Zucchelli e Silvi stabilirono
inoltre 25 indicatori per la valutazione degli anziani fragili a cui i medici,
che aderivano liberamente a questo progetto, si sarebbero dovuti attenere per
individuare quali tra i loro pazienti fossero affetti dalla sindrome di
fragilità.
Allo studio parteciparono oltre a
Giampaolo Zucchelli e Giovanni Silvi, 97 medici della provincia di Livorno e 2
dipendenti del Polo tecnologico e scientifico di Livorno, che elaborarono i
dati raccolti. Non fu stabilito alcun compenso economico.
= = Risultati==
Il risultato più evidente di questo lavoro fu la determinazione della
percentuale degli anziani fragili sul totale della popolazione nei comuni di
Livorno (2,57 %) , Collesalvetti (2,33%) e Rosignano Marittimo (2,37%).
Questo studio ebbe inoltre il pregio di sensibilizzare le
istituzioni sulla condizione degli anziani fragili, portando alla costituzione
di un osservatorio sugli anziani e sull’invecchiamento che prese il nome di Consultorio
anziani fragili, il cui ideatore e coordinatore fu Giampaolo Zucchelli.
L’osservatorio geriatrico si trasformò poi in un
centro di prevenzione e cura.
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